Capo Vaticano e Dintorni

Così descriveva Capo Vaticano, terra di cui fu ospite per oltre vent’anni, lo scrittore veneto Giuseppe Berto.
Qualcosa di divino affiora anche nella denominazione di questa località: Capo Vaticano significherebbe “luogo di vaticinio”, eletto a dimora di un celebre oracolo.
Il promontorio è la punta di uno dei massicci granitici più antichi del mondo. Situato al centro della costa tirrenica calabrese separa i golfi di Gioia Tauro a Sud e di S. Eufemia a Nord.
Il turista sarà affascinato da uno scenario di incomparabile bellezza: scogliere a strapiombo sul mare trasparente e dal colore verde-azzurro, incantevoli insenature, numerose grotte e calette, spesso raggiungibili solo in barca.
A Capo Vaticano è d’obbligo portarsi dietro l’attrezzatura per le immersioni o per lo snorkeling: i fondali sono meravigliosi e rispecchiano anche sott’acqua il paesaggio cangiante della terra ferma, con praterie di Posidonia Oceanica che si alternano a grotte abitate da pesci variopinti.
Secondo una nota rivista francese, Capo Vaticano è considerata la terza spiaggia più bella d’ Italia e fra le cento spiagge più belle al mondo.

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Tropea

A circa 9 Km da Capo Vaticano sorge su una rupe di arenaria la suggestiva cittadina di Tropea regina incontrastata della Costa degli Dei per posizione geografica e per le sue radici, che affondano nel Mito della Magna Grecia. L’antico borgo sembra emergere dalla roccia e regala scorci da cartolina, in particolare al tramonto, quando il sole tinge di rosso le facciate delle casette arroccate nel tufo. Il centro storico è ricco di negozietti che propongono i tipici prodotti alimentari: dalla nduja ai formaggi, dalla cipolla rossa all’olio di oliva extravergine. Di notevole interesse il centro storico, con i palazzi nobiliari del ‘700 e dell”800 arroccati sulla rupe a strapiombo con la spiaggia sottostante, l’incantevole grotta azzurra e le sue 12 chiese. Da visitare il monastero dei Francescani di notevole importanza e La Cattedrale Normanna del 1100.

Centro peschereccio e balneare a picco sul mare in pittoresca e strategica posizione lungo la costa del golfo di S. Eufemia. Sorta nell’alto medioevo, secondo alcune fonti sul sito dell’antica Napitum, è conosciuta per lo splendido castello aragonese, nelle cui prigioni fu rinchiuso Gioacchino Murat, rinomata per i gelati artigianali (Tartufo di Pizzo) e per gli spaghetti al nero di seppia.

Pizzo Calabro

Vibo Valentia

Situata su di un altipiano che domina la parte meridionale del Golfo di Sant’Eufemia e capoluogo di provincia, Vibo Valentia conserva ancora oggi molte vestigia della sua storia millenaria: le Mura Greche, i resti di due templi, uno ionico e l’altro dorico, il castello di epoca normano-sveva, eretto in splendida posizione panoramica, che dal 1994 ospita il Museo Archeologico Statale, nel quale sono custoditi reperti di eccezionale valore storico. Da visitare anche il Duomo di S. Leoluca in stile barocco, la trecentesca chiesa del Rosario e quella, di epoca rinascimentale, di S. Michele. Tante altre chiese, palazzi nobiliari, ville con alberi secolari ecc. richiamano oramai da parecchio tempo l’attenzione di molti visitatori.
Serra san Bruno deve la sua origine alla venuta del monaco Bruno di Colonia, fondatore dell’Ordine dei Certosini, che dedicò la sua vita alla ricerca di Dio in silenzio e in solitudine e ricevette in dono dal Conte Ruggiero il Normanno i territori che oggi sono geograficamente individuati come altopiano delle Serre, per la costruzione del suo eremo, la Certosa di Santo Stefano del Bosco, primo monastero d’Italia e secondo in Europa dopo quello di Grenoble, in Francia. All’interno della Certosa si può visitare un “Museo” dove è possibile avere tante informazioni sulla storia della Certosa, sul monastero e sulla vita dei monaci.

Serra San Bruno